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19 Marzo 2024

Dossier statistico immigrazione: 2018 annus horribilis, ma non c’è stata invasione

ROMA, 25 OTTOBRE  2019 – ”Il 2018: un anno terribile per l’immigrazione”: è il giudizio netto espresso da Luca Di Sciullo, presidente di Idos, nel corso della presentazione a Roma del Dossier Statistico Immigrazione giunto alla sua 29esima edizione.  Il sito Cronache di Ordinario razzismo – Lunaria nel dare notizia dell’evento fornisce anche, a confronto, i dati dell’ISTAT sui reali numeri dei flussi in Italia, percepiti sempre – grazie a un accurato lavoro di propaganda – come molto più elevati che nella realtà.
La presentazione ha lanciato un messaggio molto chiaro: sino ad oggi le migrazioni sono state lette, raccontate e gestite con la lente dell‘invasione, ma non c’è stata nessuna invasione, c’è invece bisogno di una ”riumanizzazione dell’Italia’‘. Perché, ha ricordato in modo efficace Luciano Manicardi, priore della comunità di Bose, in questi anni è avvenuto qualcosa di simile a ciò che Ernst Bloch definì la ”metamorfosi in demoni di gente comune” che spianò la strada al nazifascimo.

Chiarissime le indicazioni fornite da Elly Schlein, ex parlamentare europea, promotrice della riforma del Regolamento Dublino approvata dal Parlamento europeo nel 2017 che si è arenata in sede di Consiglio Europeo. Nel breve termine servirebbe subito intervenire sul piano umanitario e varare una missione europea di ricerca e soccorso pubblico dei migranti in mare. Senza dimenticare ciò che sta avvenendo il confine serbo-croato: sono migliaia le persone che, respinte dalla Croazia, vivono in condizioni terribili. ”E servirebbe subito – aggiunge Schlein –  abolire i cosiddetti decreti sicurezza varati dal governo Conte 1”.
Secondo, nel medio termine, occorre chiedere ai Governi europei di varare la riforma del regolamento Dublino: se 2/3 del Parlamento europeo l’hanno votata significa che trovare una soluzione condivisa a livello europeo è possibile.
Infine, una richiesta tutta rivolta all’Italia: approvare la riforma della legge sulla cittadinanza.

I DATI DELL’ISTAT

I dati diffusi dall’Istat il 19 ottobre affermano che in Italia arrivano meno stranieri, le persone che entrano per lavoro sono pochissime e anche le richieste di asilo, nel 2018, sono diminuite.
Nel 2018 sono stati rilasciati 242.009 nuovi permessi di soggiorno, il 7,9% in meno rispetto all’anno precedente. La diminuzione è in larga parte riconducibile alla diminuzione dei permessi rilasciati per richiesta di asilo che sono passati da quasi 88mila e 500 nel 2017 a meno di 52 mila e 500 nel 2018 (– 41,9%). Sono aumentati di pochissimo i permessi per motivi umanitari (+4%), i permessi per lavoro (+19,7%) e quelli per ricongiungimento familiare (+8,2%).

ISTAT fa il punto anche sul numero complessivo di cittadini stranieri residenti che hanno acquisito la cittadinanza italiana, il dato si riferisce all’1 gennaio 2018. Si tratta di 1 milione e 340mila persone, di cui 1 milione e 97mila di origine non comunitaria, quindi non ci sono state invasioni né c’è stata una politica indiscriminata di concessione della cittadinanza italiana. Infine tra i nuovi cittadini i minorenni sono circa un quarto e l’80% tra questi è nato in Italia. Una legge che riconosca il diritto di cittadinanza a chi nasce in Italia farebbe crescere il numero di persone che godono di tutti i diritti di cittadinanza e che sono pienamente inserite nel nostro Paese.

Maria Novella Topi
Maria Novella Topihttps://www.onuitalia.com
Maria Novella Topi è stata a lungo capo servizio della Redazione Esteri dell'Ansa. Tra le sue missioni l'Albania (di cui ha seguito per l'agenzia la caduta del comunismo e le successive rivolte), l'Iraq e la Libia. Ha lavorato per lunghi periodi nell'ufficio di corrispondenza di Parigi. Collabora da Roma a OnuItalia.

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